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6 years ago

THE JAGUAR #02

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In questo numero introduciamo uno dei nuovi arrivati in casa Jaguar con il lancio di E-PACE. Romain Grosjean, pilota di F1, rivela la sua passione per Jaguar mentre il team Panasonic Jaguar Racing fa luce sui preparativi alle gare. Ci cimentiamo inoltre con il velocissimo sport delle corse di droni e trascorriamo una giornata memorabile con XF Sportbrake.

TEMA All’inizio di

TEMA All’inizio di questo mese ho fatto un giro su una macchina a guida automatica realizzata presso una start-up della Silicon Valley. Nonostante le capacità di autonomia del veicolo, l’ideatore non era ancora entrato in possesso delle autorizzazioni necessarie per affidare il controllo dello sterzo, dei freni e dell’acceleratore all’enorme computer situato nel bagagliaio e quindi la mia macchina a guida automatica aveva un conducente. Uno strano caso: burocrazia uno, tecnologia zero. Tuttavia, quando ho buttato l’occhio sullo schermo di info-tainment sul quale appare il “cervello” della macchina in azione (il sistema visivo di intelligenza artificiale che stava rilevando e categorizzando oggetti e ostacoli intorno a sé e progettando al tempo stesso il percorso ottimale) il mio cervello ha avuto un po’ di tempo per riflettere sulla città del futuro e su come le innovazioni e la tecnologia possono rendere la vita all’interno di essa più brillante, verde e semplice. SENZA CONDUCENTE IN CITTÀ DALLO STRESS DA VOLANTE AI BOD POD AUTOMATICI: LE TECNOLOGIE INTELLIGENTI RIVOLUZIONERANNO TUTTO CIÒ CHE SAPPIAMO SULLA VITA IN CITTÀ TESTI: Olivia Solon ILLUSTRAZIONE: Mario Wagner 76 THE JAGUAR

Non esiste un disagio che unisce i cittadini delle zone urbane in modo così efficace e democratico come il traffico. Non fa differenza se siete miliardari o se guidate un autobus, una limousine o una Lada, vi ritroverete comunque paraurti a paraurti durante l’ora di punta, desiderando di potere essere teletrasportati. La capacità di scomparire in un luogo e ricomparire in un altro un istante dopo senza dovervi occupare del traffico, dei ritardi o degli incontri faccia-ascella in metropolitana ha un ovvio fascino. Sfortunatamente gli scienziati sono riusciti finora a trasferire solo singoli atomi attraverso i loro laboratori; la strada per arrivare al “Teletrasportami, Scotty” è quindi ancora lunga. Nel frattempo dovremo improvvisare altri approcci per rendere più tollerabile il trasporto di massa delle persone in carne e ossa per le città. Le tecnologie intelligenti integrate in tutto il veicolo e connesse ad Internet potrebbero contribuire ad alleviare lo stress che si prova quando si è in coda. Mi piacerebbe vedere sensori che monitorano il battito cardiaco e il sudore attraverso il volante per rilevare e mitigare la rabbia da traffico. “Sembra che tu sia frustrato da cardiopalma”, direbbe l’automobile con una voce soave mentre un braccio robotico inizia ad accarezzarvi delicatamente i capelli. “Cosa ne diresti di fare una pausa di 20 minuti? Ti ho appena ordinato un frappuccino con latte scremato alla mandorla-caramello alla prossima caffetteria, arriveremo tra cinque minuti”. Alla meta, il sistema di navigazione farà riferimento ad una banca dati sulla disponibilità di parcheggi in tempo reale per condurvi direttamente al posto libero più vicino. Evitata la mega-seccatura. Alla luce degli sviluppi tecnologici non vedo l’ora che gli assistenti alla guida si trasformino in servizi autonomi di parcheggiatori. Basta recarsi presso la vostra destinazione, scendere e la macchina andrà a trovar parcheggio da sola. Non vi verranno mai più le vertigini cercando un posto auto in un autosilo né sentirete mai più l’ansia provata mentre tentate di infilarvi in un parcheggio stretto e dietro di voi si è formata una fila di conducenti che tamburellano impazientemente con le dita sul volante. Quando poi siete pronti a rimettervi in marcia, potete tirare fuori il vostro telefono per richiamare la vostra “Un monito dal nostro futuro automatizzato: non esisteranno più scuse per essere in ritardo” obbediente automobile, come nella serie Supercar. L’obiettivo finale tuttavia è la completa autonomia. Sempre che riescano a superare gli ostacoli normativi indispensabili, i parchi di vetture elettriche a guida automatica offrono una lunga lista di allettanti vantaggi, da un miglioramento del flusso del traffico (i veicoli possono infatti muoversi all’unisono, uno più vicino all’altro) alla riduzione degli incidenti. Anche il design delle autovetture cambierà drasticamente. Proprio come le prime automobili seguirono la forma della carrozza a cavalli, l’attuale generazione dei veicoli autonomi riprodurrà la loro controparte guidata dagli esseri umani. La loro forma è stata dettata da severi standard di sicurezza che diventeranno meno importanti nel momento in cui l’errore umano, che riveste un ruolo di oltre il 90% negli incidenti, non sarà più un fattore dell’equazione. Quando ci abitueremo ad andare in giro con l’autista che in realtà è un robot, ci renderemo conto del cambiamento. Non ci saranno più né il volante né il pedale del freno ed emergeranno una pluralità di forme, dimensioni e configurazioni nel momento in cui escogiteremo modi per passare il tempo in viaggio in modo più produttivo. Ci saranno navette per i meeting di lavoro, per gli appuntamenti sentimentali e per andare a cena mentre sfrecciate attraverso la città. È probabile che ci saranno veicoli per allenarsi (bod pod), per passare il tempo con i vostri amici (squad pod) e per meditare in tutta tranquillità (on-yourtod pod). Poiché le autovetture autonome richiederanno molte videocamere e sensori per tenere sotto controllo i dintorni, i ladri avranno filo da torcere per lavorare senza dare nell’occhio. Rubare un’auto diventerà più una caccia a qualcosa di molto grande e corazzato, con una velocità massima di più di 200 km/h. Assisteremo certamente ad un effetto collaterale di alto gradimento con filmati di tentativi di reati durante i quali le autovetture rispondono con comportamenti divertenti o sfacciati. Chiunque abbia mai accelerato di qualche metro nell’istante in cui un amico o un parente raggiunge la portiera del passeggero della macchina ha già provato la gioia sfrenata che un tale scherzetto può procurare. Quanto tempo ci vorrà affinché un ladro getti la spugna? Avendo la possibilità di ordinare ‘on demand’ una vettura a guida autonoma nell’arco di pochi minuti, non saranno più necessari i garage perché non bisognerà più proteggere e custodire il proprio veicolo. Si potrà invece noleggiarlo presso le start-up o gli ideatori in cambio di una piccola partecipazione. Amazon, Apple, Disney e Google hanno iniziato nei garage, basta quindi immaginare l’innovazione che prenderà piede nel momento in cui la macchina non occuperà più tale spazio, atto ad armeggiare ad alti livelli. Finalmente avremo anche il tempo e lo spazio per trasformare le nostre improvvise illuminazioni in prodotti veri e propri. Cuffie da realtà virtuale per gatti, qualcuno è interessato? NESSUNO? Non vi preoccupate del finanziamento, ho appena ipotecato la casa. Un monito dal nostro futuro automatizzato: non esisteranno più scuse per essere in ritardo. La tendenza di massa ad essere in ritardo è una malattia endemica dovuta al contatto degli esseri umani con i telefoni cellulari. Rispettare gli appuntamenti è diventato meno impellente nel momento in cui si è potuto inviare un breve “Scusa tesoro, sono in ritardo. Il traffico è terribile :-(”. In un’era in cui il traffico prevedibile scorre, tali scuse si affievoliscono. Dovrete piuttosto fare appello a nuovi dilemmi etici che nascono dallo scontro tra le nuove tecnologie e la natura: “Sarò lì tra 10 minuti. La mia navetta automatica non riusciva a decidersi se colpire uno stormo di uccelli o uno scoiattolo, ho dovuto aspettare che decidesse. Spero di ripartire ed arrivare tra poco”. THE JAGUAR 77

 

JAGUAR MAGAZINE

 

Jaguar Magazine celebra la creatività in ogni sua forma: funzionalità esclusive, design raffinati e tecnologie all'avanguardia, per un'esperienza sensoriale unica.

In questo numero scopriremo i maestri brasiliani padri della suggestiva arte della capoeira e gli artisti irlandesi che mescolano tradizioni folcloristiche e nuove culture. Seguiremo inoltre il filo rosso che lega la carta da parati di epoca vittoriana all'iPhone. Per finire, il poliedrico attore e interprete Riz Ahmed ci racconterà perché ha deciso di svelare al mondo la sua vera identità.

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I dati sui consumi forniti sono il risultato di test uffi ciali eseguiti dal produttore in conformità alla legislazione UE.
L'effettivo consumo di carburante di una vettura potrebbe differire da quello ottenuto in questi test e queste cifre hanno un valore puramente comparativo.