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6 years ago

THE JAGUAR #03

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L’ultimo numero della rivista The Jaguar presenta un nuovo ‘cucciolo’, la nuova E-PACE sportiva, pratica e compatta, che attira già l’attenzione sulle strade. A fronte del nostro impegno di elettrificazione di tutte le Jaguar a partire dal 2020, esaminiamo in che modo superare i limiti in pista può contribuire a sviluppare le nostre vetture sportive, iniziando a scrivere la storia dell’automobilismo a Le Mans, passando al Nürburgring con l’estrema XE SV Project 8 e facendo da guida al Campionato FIA di Formula E.

MACH 2 Il decollo del

MACH 2 Il decollo del Concorde era un’esaltazione dei sensi. Le performance di un aereo militare e la grazia di un cigno: ogni volo era un’occasione da assaporare. In basso: le moderne cabine di pilotaggio sono entrate già da molto tempo nell’era digitale, ma non si può negare il fascino di un indicatore che mostra Mach 2 + passeggeri supersonico con più di 40 posti capace di volare a 2.300 km/h. Ciò farà scendere a 3 ore e mezza il tempo di viaggio necessario per andare da New York a Londra, come un Concorde. Mentre i biglietti dell’icona anglofrancese costavano intorno ai 20.000 dollari, Blake Scholl, fondatore e CEO di Boom, afferma che un biglietto di andata e ritorno sul suo moderno velivolo supersonico costerà solo 5.000 dollari. Scholl non è un vero e proprio pioniere aerospaziale, il suo background affonda le radici in Amazon.com dove le sue capacità di programmazione gli hanno portato grandi risultati. Una licenza come pilota privato più il desiderio di una start-up da mettere a soqquadro per poi portarla al successo e Scholl arrivò presto alla conclusione che il trasporto supersonico accessibile fosse fattibile a livello sia tecnico che commerciale. “Ho iniziato questa impresa perché mi dicevano che non sarei mai riuscito a volare su un Concorde. Aspettai ma nessuno ci provò e quindi decisi di farlo io”. Il supporto dei pezzi grossi non si fece attendere, in particolare dalla Silicon Valley; ma fu un finanziatore da oltreoceano a distinguersi tra tutti. Richard Branson, fondatore del Gruppo Virgin che fondò anche Virgin Galactic, la sua compagnia aerospaziale, fu così rapito dall’idea che opzionò l’acquisto di 10 jet supersonici, spiegando che “da tempo mi appassionano l’innovazione in campo aerospaziale e lo sviluppo dei voli commerciali ad alta velocità. E come innovatore dello spazio, la decisione di Virgin Galactic di collaborare con Boom è stata come giocare in casa”. Il CEO Scholl garantì i finanziamenti, ma la costruzione del prototipo XB-1 è stato il frutto del lavoro di un team di 11 persone con un trascorso aerospaziale presso la NASA, Pratt and Whitney, General Electric, Lockheed Martin e SpaceX. Sei membri del team hanno anche la licenza da pilota e molti di loro sono stati direttamente coinvolti nella progettazione e nella costruzione di motori per aeromobili e jet ad alte prestazioni. Una delle ragioni per le quali questo è il momento giusto per i viaggi supersonici sta nel fatto che la tecnologia richiesta per risolvere le lacune che determinarono la fine del Concorde si è resa disponibile negli ultimi 10 anni, ad esempio i composti di carbonio per il rivestimento esterno, più leggeri dell’alluminio utilizzato sul Concorde. A differenza di quest’ultimo, la moderna simulazione computerizzata ha ridotto drasticamente il tempo necessario per finalizzare il design con un risparmio anche sugli onerosi test nel tunnel aerodinamico. L’aereo diventerà considerevolmente più silenzioso grazie ad una fusoliera più efficiente e a motori che non avranno bisogno di postcombustori per infrangere la barriera del suono. Secondo Scholl e il suo team esistono già motori di serie con turboreattori a doppio flusso ad alte prestazioni e disponibili sul mercato che possono essere convertiti per svolgere questa funzione. La tempistica per il primo volo commerciale è ambiziosa. Scholl spera di inaugurare il suo aereo passeggeri supersonico vent’anni dopo l’ultimo volo commerciale Concorde. E poi dovrebbe essere possibile volare da Los Angeles a Sydney in un terzo delle 15 ore necessarie oggi per effettuare questa tratta. Per il lungimirante Scholl, anche questo incredibile obiettivo non è abbastanza. Il suo obiettivo si focalizza su un’unica semplice idea. “Voglio vivere in un mondo in cui si possa andare ovunque in cinque ore con meno di 90 €. Ci vorranno certamente decenni ma penso che ci arriveremo”. Questo sì che sarebbe supersonico. FOTO: PETER MARLOW / MAGNUM PHOTOS / AGENTUR FOCUS, DDP IMAGES, PR (2) 68 THE JAGUAR

“ VOGLIO VIVERE IN UN MONDO IN CUI SI POSSA ANDARE OVUNQUE IN CINQUE ORE CON MENO DI 90 EURO” In alto: il prototipo XB-1 è progettato per riprodurre e testare in modo accurato l’aereo finale. A sinistra: l’impiego di composti di carbonio per l’esterno non solo comporta una riduzione del peso ma riduce anche notevolmente i livelli di rumore e permette di integrare finestrini di dimensioni maggiori. THE JAGUAR 69

 

JAGUAR MAGAZINE

 

Jaguar Magazine celebra la creatività in ogni sua forma: funzionalità esclusive, design raffinati e tecnologie all'avanguardia, per un'esperienza sensoriale unica.

In questo numero scopriremo i maestri brasiliani padri della suggestiva arte della capoeira e gli artisti irlandesi che mescolano tradizioni folcloristiche e nuove culture. Seguiremo inoltre il filo rosso che lega la carta da parati di epoca vittoriana all'iPhone. Per finire, il poliedrico attore e interprete Riz Ahmed ci racconterà perché ha deciso di svelare al mondo la sua vera identità.

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I dati sui consumi forniti sono il risultato di test uffi ciali eseguiti dal produttore in conformità alla legislazione UE.
L'effettivo consumo di carburante di una vettura potrebbe differire da quello ottenuto in questi test e queste cifre hanno un valore puramente comparativo.